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Omicidio del giovane palmese Antonio Morgana

Comunicato stampa del sindaco

 

Non c'e' motivazione alcuna che possa giustificare l'efferatezza di  questo omicidio, che poteva essere una strage e non possiamo più tollerare la perdita di una sola vita.  Le forze dell'ordine e gli organi inquirenti faranno luce sulle ragioni dell'accaduto e non entriamo nel merito, ma la vita spezzata  di un  ragazzo  di  soli 17 anni  e  il  ferimento  di  un  altro  poco  piu' che ventenne rende necessario un'azione congiunta di istituzioni preposte al controllo e alla tutela dell'ordine pubblico affinche'  l'uso  delle  armi  non  sia  cosi' semplice. 

Non  possiamo  tollerare  la  resa dei conti del far west e la giustizia fai da te, lo Stato deve essere una presenza credibile a Palma di Montechiaro. In  situazioni come questa non  bisogna  accettare veli ne' ergersi a  investigatori.  Quella della sera del 23 ottobre resta una tragedia inaccettabile che ha  scosso e scuote  la  nostra comunita',  ma la nostra  gente  ha  l'obbligo  di  unirsi  e  far  quadrato,  e  cogliere  l'occasione emotiva per attrezzarsi a non ammettere il ripetersi di simili tragedie fra le giovani generazioni del nostro paese, che vanno invece salvaguardate e protette soprattutto dalle tentazioni che la latente  e  permanente  presenza  nel  nostro  territorio  delle  consorterie  criminali-mafiose  puo' offrire.

Percio' chiediamo una grande attenzione, un grande sforzo, alle forze  dell'ordine,  agli investigatori. Cosi' come chiediamo alla  societa' di  far  largo a  ipotesi  di organizzazione  della resistenza  e  la  impermeabilita'  prendendo  in  considerazione  l'ipotesi  di  dar  vita  alle associazioni  antiracket  per  prevenire  e/o  per  contrastare  fenomeni  che  Palma  non  deve ospitare.  Consideriamo  necessario  che  l'Amministrazione,  le  Istituzioni,  la  Chiesa,  le associazioni, i partiti e la gente comune insieme discutano e propongano delle  soluzioni che possano  veicolare  piu' velocemente  e  con  molta  piu'  efficacia  la  cultura  della  legalita',  delle regole  della  convivenza  rispettosa  a  tutela  della  nostra  societa'  e  soprattutto delle  nuove generazioni.

Gia' un  mese  fa  con  l'istituzione  della  "Giornata  della  memoria"  avevamo  riflettuto  sulla necessita' di coinvolgere le scuole, gli scout, le associazioni, i circoli, la societa' civile tutta, al fine  di  porre  l'attenzione  sulla  necessita'  di  fare  un'attivita' capillare  e  permanente  per  la diffusione della cultura della legalita' e del rispetto. La perdita di questo ragazzo rende urgente questo  lavoro.  Dobbiamo  indurre  alla  riflessione  tutta  la  nostra  societa' e  per  trovare  delle soluzioni  affinche' la  legalita' e  la  convivenza  civile  trovino  terreno  fertile  in  una  comunita' interessata e non piu' disposta a tollerare azioni illegali, ma soprattutto la perdita di una sola vita.

Il Sindaco
Pasquale Amato