Non c'e' motivazione alcuna che possa giustificare l'efferatezza di questo omicidio, che poteva essere una strage e non possiamo più tollerare la perdita di una sola vita. Le forze dell'ordine e gli organi inquirenti faranno luce sulle ragioni dell'accaduto e non entriamo nel merito, ma la vita spezzata di un ragazzo di soli 17 anni e il ferimento di un altro poco piu' che ventenne rende necessario un'azione congiunta di istituzioni preposte al controllo e alla tutela dell'ordine pubblico affinche' l'uso delle armi non sia cosi' semplice.
Non possiamo tollerare la resa dei conti del far west e la giustizia fai da te, lo Stato deve essere una presenza credibile a Palma di Montechiaro. In situazioni come questa non bisogna accettare veli ne' ergersi a investigatori. Quella della sera del 23 ottobre resta una tragedia inaccettabile che ha scosso e scuote la nostra comunita', ma la nostra gente ha l'obbligo di unirsi e far quadrato, e cogliere l'occasione emotiva per attrezzarsi a non ammettere il ripetersi di simili tragedie fra le giovani generazioni del nostro paese, che vanno invece salvaguardate e protette soprattutto dalle tentazioni che la latente e permanente presenza nel nostro territorio delle consorterie criminali-mafiose puo' offrire.
Percio' chiediamo una grande attenzione, un grande sforzo, alle forze dell'ordine, agli investigatori. Cosi' come chiediamo alla societa' di far largo a ipotesi di organizzazione della resistenza e la impermeabilita' prendendo in considerazione l'ipotesi di dar vita alle associazioni antiracket per prevenire e/o per contrastare fenomeni che Palma non deve ospitare. Consideriamo necessario che l'Amministrazione, le Istituzioni, la Chiesa, le associazioni, i partiti e la gente comune insieme discutano e propongano delle soluzioni che possano veicolare piu' velocemente e con molta piu' efficacia la cultura della legalita', delle regole della convivenza rispettosa a tutela della nostra societa' e soprattutto delle nuove generazioni.
Gia' un mese fa con l'istituzione della "Giornata della memoria" avevamo riflettuto sulla necessita' di coinvolgere le scuole, gli scout, le associazioni, i circoli, la societa' civile tutta, al fine di porre l'attenzione sulla necessita' di fare un'attivita' capillare e permanente per la diffusione della cultura della legalita' e del rispetto. La perdita di questo ragazzo rende urgente questo lavoro. Dobbiamo indurre alla riflessione tutta la nostra societa' e per trovare delle soluzioni affinche' la legalita' e la convivenza civile trovino terreno fertile in una comunita' interessata e non piu' disposta a tollerare azioni illegali, ma soprattutto la perdita di una sola vita.
Il Sindaco
Pasquale Amato