Riunione del Consiglio comunale in seduta straordinaria e aperta, con il seguente o.d.g.:
Confronto pubblico sulla ipotesi della costruzione di una centrale nucleare nel territorio di Palma di Montechiaro
Il 29 gennaio 2010 si è svolta, a Palma di Montechiaro, una seduta straordinaria aperta del Consiglio comunale, con inviti trasmessi ai parlamentari nazionali e regionali, a tutti gli amministratori locali, ai
sindacati, alle associazioni culturali ed ambientaliste, per svolgere un confronto pubblico tra le rappresentanze politiche, sociali e culturali della provincia sull' ipotesi della costruzione di una centrale nucleare in Sicilia nel territorio del Comune di Palma di Montechiaro.
Nei mesi scorsi il Parlamento, su proposta del Governo, ha varato un atto legislativo rilevante, con il quale è stato deciso di avviare il programma per costruire alcune centrali nucleari ed è stata attribuita delega esclusiva al Governo stesso per la scelta dei siti. Più recentemente il Governo ha varato un decreto legislativo con i criteri per la scelta dei siti. Il Governo, che dispone di studi elaborati da vari enti sulle probabili localizzazioni, non ha fino ad oggi fatto conoscere il suo orientamento sui siti prescelti.
E tuttavia l'attivismo dell'Enel e le valutazioni che è possibile raccogliere sugli organi di informazione e da indiscrezioni politiche e giornalistiche, destano forti preoccupazioni sul fatto che il Governo possa destinare una centrale nucleare alla Sicilia e, sulla scorta dello studio fatto dall'Enel, nel territorio di questo Comune.
Le preoccupazioni crescenti suscitate da quest'ultima eventualita' hanno indotto a convocare l'odierna assise provinciale delle amministrazioni locali, degli esponenti politici e della società civile, per dar modo alla provincia di Agrigento di esprimere il proprio orientamento.
Al dibattito hanno preso parte numerosi rappresentanti dei Comuni, il Presidente della Provincia, vari parlamentari, rappresentanti delle associazioni ambientaliste. A chiusura del dibattito, tutti i partecipanti, unanimemente
dichiarano
la propria contrarietà alla scelta del Governo di tornare al nucleare ed alla ipotesi di ubicare una centrale nucleare nel territorio della provincia di Agrigento.
Chiedono al Governo
Chiedono, altresì, al Governo ed al Parlamento
di tornare indietro sulla decisione, assunta con l'approvazione dell'art. 25 della L. n. 99/2009, che appare in evidente contrasto con la Costituzione, di accentrare esclusivamente nelle mani del Governo scelte così impegnative per il futuro di qualsiasi territorio, che non possono essere assunte senza il coinvolgimento dei territori candidati a subirne le conseguenze.
Manifestano
forte apprezzamento e piena condivisione per l'o.d.g. votato qualche giorno fa all'unanimità dall'A.R.S., di opposizione ad accogliere una centrale nucleare nel territorio siciliano.
Manifestano
forte apprezzamento e pieno sostegno al parere negativo, espresso dall'Assessore regionale all'Energia, Pier Carmelo Russo, nella recente Conferenza Stato-Regione, sul decreto legislativo proposto dal Governo riguardante i criteri per l'individuazione dei siti destinati ad ospitare centrali nucleari
Chiedono
Al Governo della Regione ed all'Assemblea regionale siciliana di adottare ogni utile iniziativa legislativa e giudiziaria, per far valere innanzi alla Corte costituzionale e nei confronti del Governo nazionale la volontà unanime della Sicilia, quale è stata espressa nell'o.d.g. votato dall'ARS, di contrarietà alla centrale nucleare.
Chiedono
Al Governo della Regione, all'Assemblea regionale ed a tutti i parlamentari nazionali siciliani di lavorare per indirizzare le risorse nazionali e comunitarie, in alternativa al programma nucleare, nel finanziamento di programmi per incentivare la ricerca e l'innovazione tecnologica nel settore delle energie rinnovabili e per fare della Sicilia, che ne ha vocazione più di ogni altra regione in Europa, terra nella quale si produce energia dalle fonti inesauribili e, innanzitutto, dal sole e si fa economia avanzata, si creano posti di lavoro, si esporta tecnologia e si importa benessere, mediante lo sviluppo produttivo nel settore delle tecnologie innovative nel campo della produzione dell'energia.
Richiamano
L'attenzione dei Governi della Regione e dello Stato sulla circostanza che la provincia di Agrigento, ancora recentemente, è stata collocata agli ultimi posti per reddito e carenza di infrastrutture ed ha bisogno di ben altre attenzioni dallo Stato e dalla Regione e che le risorse previste dal decreto legislativo all'esame del parlamento, pi‚ che essere proposte come misura compensativa dei rischi per il nucleare, dovrebbero essere messe a disposizione del territorio agrigentino per superare carenze infrastrutturali e condizioni civili inaccettabili, per mettere Agrigento al livello delle altre province italiane e riconoscere agli agrigentini i diritti di cittadinanza fondamentali, tuttora inaccessibili per molti di loro, al lavoro, alla sicurezza sociale, alla vivibilità urbana.
Al termine dell'assise, nel corso della quale è stato affermata, da tutti i partecipanti, la netta unanime opposizione all'ipotesi di allocare una centrale nucleare nel territorio palmese o agrigentino, è stato deciso di
dare vita ad un comitato provinciale rappresentativo delle amministrazioni locali, delle forze sociali e dell'associazionismo, per dare continuitƒ alla battaglia contro la centrale nucleare e per lo sviluppo della
provincia nel rispetto della sua vocazione territoriale, ambientale e storico-culturale.