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Richiesta per l'attivazione di servizi terapeutici e riabilitativi per i disabili.

Il testo della nota

AUSL n. 1
Sig. Direttore generale
Viale della Vittoria, 321
Fax 0922 401229
92100 Agrigento

p.c. Assessore regionale alla Sanità
dott. Massimo Russo
piazza Ottavio Ziino, 24
90145 Palermo

Sig. Prefetto
92100 Agrigento


Oggetto: Richiesta per l'attivazione di servizi terapeutici e riabilitativi per i disabili.


Lo scrivente denuncia la totale assenza di servizi terapeutici e di riabilitazione per i di-sabili nel distretto sanitario di Licata e, in particolare, in questo Comune.

Per articolare su basi certe le proprie valutazioni e richieste, ha chiesto al sig. direttore del distretto di quantificare il fabbisogno e dallo stesso ha ricevuto la nota che invia in allegato. Dalla nota emerge che a Palma di Montechiaro vivono n. 30 minori con handicap fisico, n. 60 con handicap psichico, n. 20 con handicap sensoriali, n. 65 con disturbi del linguaggio o dislessìa. Sulla base dei predetti dati, lo stesso ufficio quantifica n. 85 minori con necessità di logopedia, n. 50 con necessità di attività psicomotoria, n. 30 con necessità di fisiokinesiterapia.

Ai circa 170 disabili di età inferiore a 18 anni residenti nel Comune di Palma di Montechiaro il servizio sanitario offre oggi una sola possibilità: quella di accedere ai servizi erogati dal centro Aias di Agrigento, presso il quale si recano quotidianamente 14 minori, utilizzando il servizio di trasporto pomeridiano svolto dall'Aias e pagato da questo ente, e qualche altro accom-pagnato direttamente dalla famiglia. Tutti gli altri restano privi di qualsiasi attività terapeutica e di riabilitazione offerta dal Servizio sanitario.

E' inaccettabile abbandonare decine e decine di persone bisognose di terapia - le persone più deboli - al destino della disabilità irreversibile, pur sapendo che interventi terapeutici ap-propriati in tenera età potrebbero consentire di migliorare le abilità motorie e del linguaggio, pri-ma che lo sviluppo renda impossibile ogni recupero. E' inaccettabile scaricare interamente sulle famiglie le conseguenze di tale carenza, costringerle a pagare per dare ai figli l'assistenza tera-peutica alla quale hanno diritto dal servizio pubblico, oppure costringerle ad accompagnare diret-tamente i figli presso il centro Aias di Agrigento o presso altre strutture, magari fino a Caltanis-setta, per risparmiare loro il tempo che si spreca usufruendo del trasporto organizzato dalla stessa Aias o per avere servizi adeguati al bisogno del loro bambino. E' inaccettabile costringere genito-ri privi di mezzi economici a rassegnarsi a non poter fare nulla per il proprio figlio.

L'unico servizio pubblico di cui dispongono i disabili palmesi è costituito dal centro sociale finanziato dal Comune e gestito dalla locale associazione Afadi, alla quale aderiscono le famiglie dei disabili. La predetta struttura dispone di attrezzature e sussidi acquistati dal Comune e si avvale, saltuariamente e per un numero limitato di bambini, di prestazioni volontarie di un logopedista e di un fisioterapista, con il rimborso spese a carico delle famiglie.

Lo scrivente aveva, due anni fa, consegnato alla S.V la convenzione allegata, stipulata nell'ambito di un progetto di riqualificazione urbana che non ha avuto seguito, con la quale veni-va accolta, per la parte di competenza del Comune, la proposta di una cooperativa sociale per la realizzazione di un ambulatorio di riabilitazione, con un investimento di € 200.000 per attrezzatu-re ed arredi, e con la disponibilità della cooperativa ad avviare gratuitamente per un anno l'attività, in attesa dell'accreditamento da parte del S.S.N. Allora la S.V. replicò allo scrivente di non poter accogliere la proposta ed assumere alcun impegno per l'accreditamento per indisponi-bilità di risorse finanziarie.

Per porre anche parziale rimedio alla grave carenza di servizi, i due Comuni facenti parte del distretto avevano inserito attività terapeutiche per i disabili nel Piano di zona, ma l'Assessorato regionale alla Famiglia ha imposto la modifica del piano, reputando non ammissi-bile l'utilizzo dei fondi della L. 328/2000 per attività di competenza del S.S. Intanto il S.S., come evidenziato, non provvede a quanto di sua competenza.

Lo scrivente, nella qualità ed a nome dei familiari dei disabili, con i quali ha avuto al-cuni incontri, nel corso dei quali è maturata la decisione di abbandonare ogni rassegnazione e sviluppare un'azione comune per ottenere da codesta A.U.S.L. i servizi riabilitativi e terapeutici spettanti ai disabili residenti in questa città,

chiede
alla S.V. di intraprendere le iniziative amministrative necessarie per l'erogazione di tali servizi in ambito locale, ritenendo che, essendo preciso dovere istituire i servizi di che trattasi, la relativa copertura finanziaria, per la parte riguardante i minori palmesi in atto serviti dall'Aias consiste nel semplice trasferimento della spesa medesima, per la rimanente parte può essere trovata, se ne-cessario, tagliando prestazioni e convenzioni meno prioritarie. Ciò, perché appare evidente allo scrivente la priorità di assicurare tempestivi servizi terapeutici e di riabilitazione ai minori disabili in grado di recuperare capacità psicomotorie e del linguaggio.

Chiede
di poter incontrare, con una ristretta delegazione di familiari, l'on. Assessore, il sig. Prefetto e la S.V, per illustrare la problematica esposta. Rivolge, altresì, invito a partecipare, in data prossima da concordare, ad un convegno, da tenersi in questa città, relativo alla stessa problematica.

In attesa di riscontro, invia cordiali saluti.



Il Sindaco
Rosario Gallo