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Determinazione del Sindaco n. 15 del 3 maggio 2008

Oggetto: 3 maggio 1637 - 3 maggio 2008: 371° anniversario della fondazione della città.

L'anno duemilaotto, il giorno tre del mese di maggio, nel suo ufficio,

 

Il Sindaco

 


Richiamata la propria determinazione n. 14 del 3 maggio 1999, riguardante lo stesso oggetto della presente. Richiamati, in particolare, le motivazioni del predetto atto, formulate nella premessa, ed i criteri per la scelta delle persone, che di seguito si trascrivono:

"Le città prospere, civili e pacifiche sono il risultato dei comportamenti dei loro abitanti.
Tanto più consapevole, operoso, solidale e civile è il costume pubblico e privato dei cittadini, tanto più prospera e civile è la città.
Le difficoltà ed i problemi di Palma di Montechiaro derivano in parte dalla storia e dai condizionamenti che in generale gravano sul Mezzogiorno, in parte, è ovvio, da responsabilità collettive.
Decenni e decenni di malgoverno, a livello centrale e locale, hanno contribuito a forgiare un costume in cui hanno larga parte il familismo, il servilismo clientelare, l'opportunismo miope che è causa di tanti abusi e, per converso, poco spazio la percezione dell'interesse pubblico, l'impegno civico, il rispetto delle regole, l'autonomia responsabile.
Nel progetto per la rinascita non possono mancare le iniziative culturali e civili tese a ribaltare il rapporto tra queste due opposte culture.
La festa per il compleanno della città è stata concepita soprattutto per far crescere la consapevolezza dei palmesi ed il loro attaccamento alla città ed alla sua storia; per far crescere, nella città, la stima di sé.
La "Cerimonia del ringraziamento", nel corso della quale conferire un pubblico riconoscimento a cittadini meritevoli della gratitudine della città, ha lo scopo di riconoscere il valore etico, ma anche civile, del lavoro serio e appassionato, teso non al successo, al prestigio ed al guadagno conseguiti con metodi spregiudicati , ma alla realizzazione personale, al bene proprio e dei propri cari, coincidente con il bene della collettività.
Ha lo scopo di scovare con la lanterna di Diogene e riconoscere come il bene più prezioso della città, la principale risorsa per un futuro migliore, la dedizione e l'impegno, profusi con straordinaria serietà di intenti, da uomini e donne comuni, nel lavoro ordinario o nel servizio alla collettività.
Essa è stata inserita nella festa annuale per il compleanno della città, come un appuntamento significativo per il suo valore civile.

CRITERI PER LA SCELTA DELLE PERSONE ALLE QUALI CONFERIRE ATTESTATO DI GRATITUDINE E BENEMERENZA NELLA CERIMONIA DEL RINGRAZIAMENTO

1. La cerimonia del ringraziamento ha lo scopo di riconoscere il valore civile, oltre che etico, dell'impegno appassionato, profuso con straordinaria serietà di intenti, nel lavoro ordinario o nel servizio alla collettività.
2. Il riconoscimento viene attribuito a 4 cittadini palmesi e ad un non palese, al quale si può riconoscere il merito di aver reso servizio alla città direttamente o con impegno indiretto, se caratterizzato da straordinario contributo, dato in qualsiasi forma, per la soluzione dei problemi del Mezzogiorno.
3. I cittadini palmesi vengono scelti tra persone comuni, la cui biografia è esente da comportamenti opportunistici, da furberie, da scambi di favore, da servilismi, da abusi, da speculazioni lesive del bene comune; cittadini comuni che hanno rispettato le regole della convivenza civile, della legalità, del buon gusto, che hanno fatto straordinariamente bene le cose ordinarie in cui sono state impegnate.
4. La cerimonia sarà solenne e sobria e sarà seguita, come segno di cordiale gratitudine, da un semplice invito a cena a spese del Comune."


Fatta la superiore premessa, contenente anche i criteri per la scelta delle persone alle quali conferire pubblico riconoscimento di gratitudine nella Cerimonia del ringraziamento, da effettuarsi nell'anniversario della fondazione della città.

Ritenuto di dovere individuare le persone alle quali conferire il riconoscimento di che trattasi e di formulare relative motivazioni.

Ritenuto, altresì, di dovere, oltre al tradizionale conferimento degli attestati di benemerenza e della cittadinanza onoraria, esprimere la gratitudine dell'Amministrazione comunale e della città al dott. Andrea Vitello, recentemente scomparso, che ha dedicato tutta la sua vita alla storia locale ed alle ricerche biografiche sulla famiglia Tomasi e su Giuseppe Tomasi di Lampedusa, pubblicando la più importante biografia dello scrittore, tradotta e conosciuta in tutto il mondo e tornata recentemente in libreria in una edizione riveduta ed ampliata. Intellettuale e scrittore di valore, Andrea Vitello, con la sua opera, ha dato un fondamentale contributo per recuperare dall'oblio e consegnare a noi la memoria di vicende e fatti importanti, legati alla storia della città ed intrecciate con le vicende della famiglia Tomasi e con la fama letteraria de Il Gattopardo.

Fatte le superiori premesse;

Visto l'O.R.EE.LL. ed accertata la propria competenza,

 

determina,

nella ricorrenza solenne del 371° anniversario della fondazione,


di esprimere la gratitudine della città ad

Andrea Vitello


di conferire attestato di benemerenza a

Francesca Curabba e Giuseppe Inguanta

Salvatore Di Vita

Michele Di Rosa



di conferire la cittadinanza onoraria a

Nello La Marca

Il Sindaco
Rosario Gallo

Francesca Curabba e Giuseppe Inguanta alcuni anni fa, in un incidente stradale, hanno perso il figlio maggiore, Lillo, che aveva 23 anni. Immaginiamo, tutti noi che non l'abbiamo provato, che vivere la morte di un figlio nel pieno della sua giovinezza sia il dolore più atroce per un essere umano. Francesco e Giuseppa, insieme ai figli, circondati dagli amici di Lillo, hanno reagito con dignità e con grande forza d'animo. Non sappiamo a chi sia venuta l'idea di organizzare una corsa podistica in memoria di Lillo. Il Memorial Lillo Inguanta, al quale ogni anno partecipa correndo anche il padre, Giuseppe ma conosciuto come Lillo - lo stesso nome del figlio - si disputa ogni anno in estate - l'anno scorso è stata la terza edizione - con la partecipazione di centinaia di podisti, come segno, in memoria di Lillo, della vitalità che reagisce alla morte.

Ma il destino ha riservato un'altra prova atroce a Francesca e Giuseppe. Lo scorso anno, l'acuirsi improvviso di una malattia troncava, a ventuno anni, la giovane esistenza dell'altra figlia, Rosamaria. Nell'angoscia terribile per il coma irreversibile della figlia, Francesca e Giuseppe venivano interpellati per la donazione dei suoi organi e ancora una volta, nell'immenso dolore per questa seconda terribile perdita, trovavano la forza per far vincere la vita sulla morte. Oggi altre persone vivono con gli organi donati da Rosamaria. Nella nostra città gli amici di Lillo e Rosamaria, che già avevano dato vita al Memorial Lillo Inguanta, che continuerà ad essere organizzato, hanno dato vita alla onlus Rosamaria, con la finalità di promuovere la donazione degli organi, i presidi per garantire il soccorso immediato a chi versa in pericolo di morte e la tutela della salute agli ultimi ed agli emarginati.

Persone normali, come tutti noi, Francesca e Giuseppe sono stati chiamati dal destino ad affrontare prove terribili, che hanno reso straordinaria la loro esperienza umana. La dignità con cui sopportano il dolore atroce, la forza d'animo con cui testimoniano a tutti noi che si può soffrire terribilmente e insieme mantenere una grande dignità e, soprattutto, che non si deve far vincere completamente la morte, che si può, si deve sempre cercare di far prevalere la vita, danno alla loro vita di persone normali il valore di una straordinaria, fondamentale, unica testimonianza morale ed umana.

Francesca e Giuseppe sono per tutti noi straordinari maestri di vita. L'attestato di benemerenza riconosce il valore del loro esempio e vuole essere segno della gratitudine e dell'affetto dell'intera comunità palmese.


Michele Di Rosa

Che con straordinaria sensibilità e con una sagacia non inferiore a quella di un attore professionista ha saputo dar vita, in modo commovente, ad un personaggio che racconta la difficoltà a vivere in un contesto spesso drammaticamente complicato ma al quale "Gaetano" è visceralmente legato. La ricchezza di registri recitativi che Michele è stato in grado di regalarci ci hanno fatto vedere quanto misterioso, e al tempo stesso concreto, sia il senso dell' appartenenza alla propria terra.


Salvatore Di Vita oggi ha superato gli ottanta anni, ma continua a praticare l'attività fisica ed a promuovere tra i giovani la pratica dello sport. Di più, ha aggiunto ai suoi impegni il servizio di volontariato.

Ci ricordiamo quando arrivò da Valledolmo nella nostra città, a metà degli anni sessanta, dopo avere sposato la moglie palmese che lì aveva avuto il suo primo incarico di insegnante. Allora era un giovane avvocato, dominato dalla passione per lo sport. Lo sport praticato e insegnato ai giovani, come fondamentale strumento per lo sviluppo fisico e per la formazione morale e civile. Una passione tanto grande, da portarlo ad abbandonare la professione forense, prendere il diploma all'ISEF e diventare insegnate di educazione fisica nella scuola media.

Da allora ad oggi Salvatore Di Vita è stato per migliaia di ragazzi di Palma maestro di sport e di vita.

Ricordiamo le sue battaglie civili perché i giovani della nostra città avessero impianti sportivi. Battaglie nelle quali Totò Di Vita continuava forse la sua impresa giovanile, quando a Valledolmo, nell'immediato dopoguerra, riuscì con altri giovani a raccogliere tra le persone più abbienti i soldi necessari per la costruzione del campo sportivo. Battaglie alle quali non si è sottratto anche quando la difesa del campo sportivo della Gil ha reso necessario combattere, purtroppo invano, la vergognosa speculazione edilizia che stava distruggendo ed usurpando quel bene pubblico. Una battaglia esemplare in un contesto dominato dalla passività e dall'indifferenza di fronte ad una speculazione edilizia sfacciata ed arrogante che ha usurpato, nella nostra città, tanti beni pubblici. Battaglie che continua ancora oggi, quando critica e sprona gli amministratori comunali a gestire meglio gli impianti sportivi.

Ricordiamo il suo impegno, con gli inseparabili Saro Castellino, collega di scuola, e Totò Ingrao per la costituzione della Polisportiva, la società sportiva minore, frequentata dai ragazzi provenienti dalle famiglie più povere. Ricordiamo le sue battaglie, all'interno del mondo sportivo palmese, per difendere il dilettantismo e la libertà degli atleti.

Ricordiamo soprattutto il suo lungo, quotidiano lavoro a scuola, nella scuola media Milani, la seconda scuola media che serviva la periferia più povera della città. L'impegno, in particolare, per l'organizzazione dei giochi della gioventù, vissuti come la piccola olimpiade della nostra città; la gioia quando la squadra di ginnastica della scuola Milani, nel 1974, arrivò a Roma alla finale nazionale, con i ragazzi poveri di Palma spaesati nella capitale e nel grande albergo in cui erano ospitati.

Ricordiamo, negli ultimi anni, il lavoro con tante ragazze, nella squadra di calcio femminile e l'attività di volontariato svolta presso il centro sociale disabili gestito dall'Afadi.

Totò Di Vita ha seminato nel cuore di diverse generazioni di palmesi l'amore per l'attività fisica e lo sport; l'idea che i risultati si conquistano con l'applicazione, la fatica, l'impegno; il senso della disciplina; lo spirito di corpo, di squadra; il rispetto delle regole. Ha promosso la pratica sportiva come un maestro antico, incarnando la paideia dei greci: sviluppare un corpo sano e armonioso per far diventare, insieme, l'animo bello, libero e generoso.


Nello La Marca è il regista che ha costruito il film La Terramadre, lo ha diretto ed è riuscito a portarlo al festival di Berlino e negli altri festival al quale è stato invitato in giro per il mondo. Portando ovunque, col messaggio universale del film, il volto della nostra città, le sofferenze dei migranti e la capacità di Palma di raccontare a tutto il mondo i drammi dell'emigrazione.

Spinto dalla passione della sua vita, il cinema, Nello La Marca ha frequentato corsi e stage formativi, in particolare con Nanni Loy. Ha prodotto una cinquantina di documentari e cortometraggi, tra i quali ricordiamo Percorsi trascritti sui lughi di Tomasi di Lampedusa, realizzato su commissione del Parco letterario, vincitore nel 2000 del 1° premio assoluto al festival internazionale del film turistico di Milano.

Fu dopo quel documentario che l'Amministrazione comunale costruì, con l'aiuto di Nello, il progetto Fotogrammi di memoria, con l'idea di raccogliere e conservare la memoria della povertà e della storia sociale della nostra città, acquistando le foto scattate a Palma dai fotografi di tutto il mondo che vi vennero dopo l'eco del famoso Convegno del 1960. Raccogliere foto e documentari ed insieme produrre un film a carattere documentario per raccontare la storia di Palma dal Convegno in poi. Nello accettò il progetto, ma dopo propose una radicale modifica, che, dopo un'iniziale resistenza, fu accettato dall'Amministrazione comunale: scrivere e realizzare un film a soggetto, nel quale si rispecchiasse la città.

La Terramadre, prima ancora che un film, è un prodotto culturale straordinario, frutto della convergenza delle capacità espressive della città, sollecitate maieuticamente da Nello, e dell'apporto di tecnici di valore, a cominciare da Nello stesso. La trama è scaturita dal laboratorio di scrittura con gli studenti del liceo e altri cittadini, per scrivere il soggetto è stata poi coinvolta la scrittrice palermitana, anche lei amica di Palma, Evelina Santangelo; gli attori, tutti non professionisti, sono stati selezionati e formati da Nello tra i tanti palmesi che si sono fatti avanti; molti volontari, gli operai e gli impiegati del Comune hanno collaborato per l'organizzazione, la logistica e la scenografia, tecnici di valore - il direttore della fotografia Tarek Ben Abdallah, la scenografa e costumista Dora Argento - hanno dato l'apporto tecnico necessario per la qualità del film. Nello La Marca ha coordinato il tutto: è stato il regista del film, ma prima ancora l'ideatore ed il regista dell'intero progetto.

Il film, come detto, è stato proiettato nella sezione forum al Berlin filmfest, parteciperà in concorso al Festival del nuovo cinema di Pesaro, è stato invitato a numerosi festival internazionali. In settembre sarà presentato in anteprima nazionale nella nostra città, ci auguriamo con una festa per il film e per la riconsegna alla città del Cineteatro Chiaramente, acquistato e restaurato dal Comune.

Grazie a Nello La Marca, l'iniziativa del Comune di Palma di Montechiaro è diventata una iniziativa culturale di valore, capace di impiegare le risorse straordinarie che l'UE dà alla Sicilia, al cospetto di tanti sperperi ed eventi insulsi e senza valore, per un progetto di elevata qualità, che produce e promuove la cultura ed il territorio. Può essere presa a modello per noi che operiamo a Palma, perché in ogni campo è possibile fare cose piccole e locali, ma bisogna sforzarsi di dare loro un valore universale; in ogni campo vale la lezione che lo sviluppo autentico è legato alla partecipazione, alla capacità di coinvolgimento dal basso.