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Regolamento Comunale della Consulta per le Pari Opportunità

 

Approvato con delibera C.C. n. 64 del 28 settembre 2012

 
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La Consulta per le Pari Opportunità del Comune di Palma di Montechiaro è un organo consultivo e di proposta che opera in attuazione dei principi di parità contenuti nella Costituzione Italiana (art. 3, 37 e 51) e sulla base delle indicazioni impartite dal Consiglio della Comunità Europea e dalla Legislazione Nazionale e Regionale in materia. La Consulta ha il compito di rimuovere gli ostacoli che, di fatto, costituiscono discriminazione diretta e /o indiretta nei confronti delle donne, valorizza le differenze di genere, favorisce la conoscenza della normativa e delle politiche riguardanti le donne, dà espressione alla differenza di genere e alle esperienze delle donne, attraverso funzioni di sostegno, confronto, consultazione, progettazione e proposta nei confronti del Consiglio Comunale.
Le componenti della consulta sono nominate dal sindaco, su designazione delle rispettive organizzazioni di appartenenza. La Consulta si insedia all'inizio di ogni legislatura e resta in carica quanto il Consiglio Comunale.

Il presente Regolamento è composto di n. 11 articoli.

 
  1. Art. 1 - Istituzione e finalità
  2. Art. 2 - Funzioni
  3. Art. 3 - Compiti
  4. Art 4 - Rapporti di collaborazione
  5. Art 5 - Composizione e durata
  6. Art.6 - Compiti del/la Presidente
  7. Art. 7 - Funzioni del/la Vicepresidente
  8. Art. 8 - Funzionamento della Consulta
  9. Art. 9 - Gruppi di lavoro
  10. Art. 10 - Regolamento interno
  11. Art.11 - Oneri Finanziari
 

REGOLAMENTO COMUNALE
DELLA CONSULTA PER LE PARI OPPORTUNITA'

 

Art. 1 - Istituzione e finalità

 
  1. In attuazione del principio di parità stabilito dall'art. 3 della Costituzione Italiana è istituita, presso l'amministrazione comunale di Palma di Montechiaro, la Consulta per le pari opportunità tra donna ed uomo;
  2. La Consulta è un organo permanente, che si propone di favorire l'effettiva attuazione dei principi di uguaglianza e di parità tra i cittadini;
  3. La Consulta opera mediante l'attuazione di "Azioni positive" sulla base delle indicazioni contenute nel D. Lgs. 11 aprile 2006, n. 111 "Codice delle pari opportunità fra uomo e donna, a norma dell'art. 6 della L. 28 novembre 2005, n. 246", per rimuovere gli ostacoli che costituiscono discriminazione diretta e/o indiretta nei confronti delle donne, per valorizzare le differenze di genere e per riequilibrare la rappresentanza tra donna e uomo, in tutti i luoghi della decisione presenti sul territorio. La Consulta si propone inoltre di promuovere le pari opportunità verso ogni tipo di discriminazione;
  4. La Consulta ha sede presso la Casa Comunale ed è organo consultivo e di proposta del Consiglio e della Giunta relativamente alle questioni che direttamente o indirettamente riguardano i soggetti sopra menzionati.
 
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Art. 2 - Funzioni

 
  1. La Consulta esercita le sue funzioni in piena autonomia operando per costruire una salda rete di rapporti con le donne del territorio, tra le realtà e le esperienze femminili esistenti, e anche per un raccordo con amministratori e consiglieri comunali, con le donne elette nelle istituzioni, con i movimenti e le associazioni femminili presenti sul territorio.
  2. Cura inoltre i rapporti con enti ed organismi con cui individua forme di collaborazione, di scambio, di coordinamento di iniziative e programmi comuni.
 
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Art. 3 - Compiti

 

 1. La Consulta Pari Opportunità ha il compito di favorire la conoscenza della normativa e delle politiche riguardanti le donne, di dare espressione alla differenza di genere e valorizzazione alle esperienze delle donne, attraverso funzioni di sostegno, confronto, consultazione, progettazione e proposta nei confronti del Consiglio Comunale e della Giunta. In Particolare:

- Esprime proposte ed elabora progetti di intervento locale in ordine alle proprie finalità;
- Promuove e svolge indagini e ricerche sui percorsi dell'identità femminile e sulla condizione delle donne sul territorio comunale e ne fa oggetto di riflessione e dibattito, restituendole al territorio;
- Ai sensi dell'art. 48 del Codice delle Pari Opportunità tra uomo e donna, avanza proposte per la predisposizione dei piani di azioni positive tendenti ad assicurare, nel loro ambito rispettivo, la rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne;
- Lavora per favorire l'accesso delle donne al mercato del lavoro, per incrementare le opportunità di formazione e di progressione professionale, con particolare riferimento a quelle attività lavorative e professionali in cui la presenza femminile è più carente, nonché per promuovere azioni positive di sostegno all'imprenditoria femminile ai sensi dell'art. 52 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna;
- Favorisce l'informazione e le conoscenze relative alla legislazione e a tutte le iniziative riguardanti la condizione delle donne e dei soggetti deboli;
- Valuta lo stato di attuazione nel Comune delle leggi statali e regionali nei riguardi della condizione femminile;
- Promuove iniziative dirette a sviluppare la cultura delle pari opportunità;
- Promuove azioni che rendano realizzabile un maggior impegno politico delle donne, favorendo il loro inserimento e la loro nomina nella rosa dei candidati politici locali, provinciali, regionali, nazionali, in particolare promuove e sostiene una adeguata presenza delle donne nelle nomine di competenza del Comune;
- Favorisce la creazione di sinergie e reti tra realtà e luoghi femminili;
- Promuove progetti ed interventi nel mondo della scuola per educare le nuove generazioni al riconoscimento e alla valorizzazione delle differenze di genere, eliminando gli stereotipi sessisti presenti nella comunicazione scritta e orale e massmediale;
- Attraverso gli uffici del comune attua iniziative che consentono alle donne di poter conciliare i tempi del lavoro, della cura della famiglia del proprio impegno culturale e sociale promuovendo in particolare la conoscenza della normativa in materia di Tutela e sostegno della maternità e paternità di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 nonché la normativa inerente Misure a sostegno della flessibilità di orario, ai sensi degli artt. 50 e 51 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna; favorisce inoltre la conoscenza e la visibilità del saper fare delle donne anche attraverso la letteratura, l'arte, la musica etc.;
- Promuove forme continuative di collaborazione con le donne immigrate, presenti sul proprio territorio, sia in forma singola che associata; promuove inoltre forme di solidarietà e di cooperazione verso le donne dei Paesi in via di Sviluppo;
- Promuove iniziative utili a contrastare la violazione dei diritti umani di cui sono vittime le donne ai sensi dell'art. 26 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna;

 2. La Consulta per il conseguimento delle sue finalità in relazione all'attività dell'amministrazione Comunale:

- può esprimere parere sui seguenti atti: bilancio di previsione, programmi annuali e pluriennali, sul piano strutturale e sul regolamento urbanistico, nonché su ogni atto amministrativo di rilevante e diretto interesse per le finalità della Consulta;
- può richiedere al Consiglio il riesame di un atto deliberativo consiliare che risulti essere in contrasto con i principi di parità e di pari opportunità;
- può avanzare suggerimenti per l'adozione di atti deliberativi finalizzati al miglioramento delle condizioni effettive di uguaglianza sostanziale tra uomini e donne, nel rispetto della regolarità istruttoria della proposta stessa ai sensi degli artt. 49 e 107 del D. Lgs. 267/2000;

 3. La Consulta predispone:

  1. un programma di attività per l'anno successivo da sottoporre all'attenzione dell'Amministrazione Comunale;
  2. una relazione sull'attività svolta da trasmettere al Sindaco entro il 31 marzo dell'anno successivo.
 
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Art 4 - Rapporti di collaborazione

 
  1. La Consulta Pari Opportunità sviluppa rapporti di collaborazione con gli organismi preposti alla realizzazione della parità e delle pari opportunità a livello provinciale, regionale , nazionale ed internazionale.
 
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Art 5 - Composizione e durata

 

1. La Consulta Pari Opportunità è costituita da:

  1. Il Sindaco o suo delegato, componente di diritto, in qualità di Presidente;
  2. L'Assessore con delega alle Pari opportunità, componente di diritto;
  3. Una donna componente di diritto indicata e scelta tra personalità del mondo femminile (anche non residente nel comune);
  4. L'Assistente Sociale Comunale responsabile dei procedimenti relativi alle pari opportunità, componente di diritto;
  5. Oltre ai componenti di diritto di cui ai punti a) b) c) e d), da 10 donne che possiedano competenze ed esperienze relativamente alle pari opportunità e alle differenze di genere, nei vari campi del sapere, culturale, sociale e professionale e/o che abbiano un interesse personale alle tematiche di sua competenza, residenti nel Comune di Palma di Montechiaro, delle quali

I componenti la consulta saranno nominati, previa proposta delle categorie di cui sopra, dal Sindaco con proprio Atto.

  2.  I componenti la Consulta restano in carica fino alla scadenza del Consiglio Comunale.

 3.  I componenti non di diritto della Consulta Pari Opportunità decadono per dimissioni o per assenze non giustificate  a tre sedute consecutive. In caso di decadenza di una componente designata, il Sindaco provvederà a nominare la sostituta sulla base delle indicazioni fornite dalla categoria di appartenenza del membro da sostituire.

 
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Art.6 - Compiti del/la Presidente

 
  1. Il/La presidente, in qualità di organo della consulta, rappresenta la Consulta, la convoca, la presiede, ne coordina l'attività e l'ufficio di segreteria. In particolare:
 
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Art. 7 - Funzioni del/la Vicepresidente

 
  1. La Vicepresidente viene nominata dal/dalla presidente con funzioni di sostituzione della stessa in caso di assenza o impedimento. In queste circostanze la Vicepresidente coordina le attività della consulta e ne assicura il regolare svolgimento, a tal fine in accordo con le decisioni prese dalla Consulta ed in sua rappresentanza, attiva e mantiene i contatti con gli atri organismi esterni, promuove e partecipa a incontri e aggiorna il/la Presidente sull'andamento delle attività;
  2. Alla Vicepresidente possono essere delegati compiti specifici da parte del/la Presidente e della Consulta stessa.
 
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Art. 8 - Funzionamento della Consulta

 
  1. La Consulta si riunisce almeno tre volte l'anno e viene convocata e presieduta dal/la presidente che indica gli argomenti da trattare;
  2. Per la validità delle riunioni della Consulta è necessaria in prima convocazione la presenza della metà più una delle sue componenti e le decisioni sono assunte a maggioranza delle votanti. In seconda convocazione è sufficiente la presenza di un terzo delle componenti e le decisioni sono assunte a maggioranza delle votanti. Nel caso in cui uno dei componenti la Consulta non partecipi senza giustificato motivo alle riunioni per tre sedute, viene considerato decaduto e sostituito con atto del sindaco;
  3. La convocazione deve avvenire mediante l'invio dell'ordine del giorno almeno cinque giorni prima di quello fissato per la riunione; nei casi di urgenza almeno 24 ore prima;
  4. Le decisioni della Consulta sono assunte a voto palese. Nel caso in cui si verifichi parità di voti, prevarrà il voto del/della Presidente. Delle sedute della Consulta viene redatto un sommario verbale che è tenuto a disposizione di ciascuna presso gli uffici comunali;
  5. La Consulta può determinare l'articolazione delle sue attività per gruppi di lavoro, le cui proposte devono ottenere l'approvazione della Consulta. Ai gruppi di lavoro possono essere invitati a partecipare, a titolo consultivo e su designazione della Consulta, anche rappresentanti esterni alla Consulta e al Consiglio Comunale.
  6. Il funzionamento della Consulta Pari Opportunità, ivi compreso lo svolgimento dei compiti di segreteria, è garantito con personale comunale del Settore Servizi Sociali e Culturali (Ufficio Sport, Turismo e Spettacolo).
 
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Art. 9 - Gruppi di lavoro

 
  1. La commissione può svolgere la propria attività anche attraverso gruppi di lavoro a cui possono partecipare, dietro invito del/della Presidente o della Coordinatrice del gruppo, esperti esterni e/o cittadini che abbiano esperienze o conoscenze in merito agli argomenti affrontati;
  2. Ogni gruppo di lavoro può individuare una coordinatrice, che tiene contatti con il/la Presidente, le invia la convocazione del gruppo e partecipa ai lavori dell'Ufficio di Presidenza, ogni volta che sia ritenuto importante il suo contributo. Ogni componente della Commissione Pari Opportunità può partecipare anche ai gruppi di lavoro di cui non fa parte, senza diritto di voto.
 
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Art. 10 - Regolamento interno

 
  1. La Consulta se lo ritiene necessario potrà dotarsi di un regolamento interno per disciplinare il proprio funzionamento da approvarsi con la maggioranza dei 2/3 delle componenti della Consulta.
 
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Art. 11 - Oneri Finanziari

 
  1. Tutte le attività della Consulta, nessuna esclusa, hanno carattere puramente volontario e dovranno svolgersi in orari in cui gli Uffici comunali risultano essere aperti al pubblico in modo da potere disporre del personale comunale membro e di personale per le funzioni di segreteria;
  2. Ad inizio del proprio mandato, tutti i membri della consulta sottoscriveranno un atto in cui attestano di essere a conoscenza di quanto contenuto nel presente Regolamento e, espressamente, di essere a conoscenza del fatto che si tratta di un incarico per il quale non è prevista la corresponsione di alcun emolumento ordinario e/o straordinario, né alcun rimborso per le spese effettuate per la partecipazione ai lavori della Consulta o a qualsiasi altra iniziativa legata all'attività della stessa.
 
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