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Mancata raccolta e smaltimento dei rifiuti

Il Sindaco scrive alla Dedalo Ambiente e agli Enti di controllo. Il testo della nota.

Prot. 115 gab del 24/11/2008
TELEFAX URGENTE
 
Alla:

Dedalo Ambiente AG 3 spa
via Collegio, 8
92027 Licata
Fax 0922 1835749


e, per conoscenza:
 
Sig. Procuratore della Repubblica
92100 Agrigento
fax 0922 603883

On. Presidente della Regione
Palazzo D'orleans
Fax 091 7075111

A.R.T.A
- On. Assessore reg.le TT.AA
- Dipartimento regionale TT.AA.
Servizio 2/VAS-VIA, ing.V.Sansone
- Servizio 2/VIA - c.a. ing. G. Latteo
Via Ugo La Malfa, 146
90100 Palermo
fax 091 7077139

Sig. Prefetto
92100 Agrigento
fax 0922 483649

Provincia regionale
92100 Agrigento
fax 0922 401908

Sig. Sindaco di Camastra (Fax 0922 950680), Canicatti (Fax 0922734231),
Licata (Fax 0922 774378) Naro (Fax 0922 957324), Ravanusa (Fax 0922 880415)

Sigg. Commissari straordinari di
Campobello di Licata (Fax 0922 879805)

Catanzaro costruzioni srl
92026 Favara
Fax n. 0922 441888


Oggetto: Mancato espletamento del servizio odierno di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Richiesta di intervento per
1. immediata ripresa del servizio di raccolta e smaltimento
2. immediata convocazione della Conferenza di servizi per il rilascio dell'AIA e della VIA-VAS per la discarica di Campobello di Licata
Minaccia di fuoriuscita dall'ATO.


Con nota n. 1160 dell'11 novembre, la ditta Catanzaro costruzioni srl, titolare della ge-stione della discarica di Siculiana, ha chiesto a codesta società di ripianare la situazione debitoria, quantificata in € 1.185.502,85, per il conferimento dei rifiuti dell'ambito AG 3 nella discarica di Siculiana, minacciando di interrompere il servizio, con l'inibizione dell'accesso ai mezzi prove-nienti dall'Ato AG 3, a far data dal 24 novembre.

Con nota n. 2385 del 17.11.2008 codesta società ha sollecitato i Comuni a pagare le fatture relative al servizio, comunicando che, in caso di inerzia, non sarebbe stato effettuato il servizio il prossimo 24 novembre ed ha chiesto ai Comuni di dichiarare la disponibilità a conferi-re presso altre discariche.

Con nota n. 23340 inviata via fax il 21 novembre, lo scrivente ha dato comunicazione che questa Amministrazione comunale, attivando l'impegno sussidiario pattuito con codesta so-cietà, il 18 novembre ha liquidato direttamente alla ditta Catanzaro la somma di € 169.123,88, re-lativa ai conferimenti dei rifiuti raccolti in questo Comune nei mesi di agosto e settembre, invi-tando codesta società a svolgere regolarmente il servizio di raccolta in tutto l'ambito, ritenendo inammissibile - in quanto interruzione di pubblico servizio - la minaccia del gestore della discari-ca di inibire l'accesso ai mezzi della società a partire dal 24 novembre.

Con telefax urgente n. 1192 del 21 novembre la ditta Catanzaro costruzioni, prendendo atto dei pagamenti effettuati da alcuni Comuni alla società d'ambito e non direttamente alla stessa ditta, ne contesta la validità, fra l'altro con l'arbitraria interpretazione del tenore giuridico dell'art. 21, c. 17, della L.r. n. 19/2005, confermando che non sarebbe stato "consentito l'ingresso dei mezzi provenienti dai Comuni che non hanno provveduto al pagamento direttamente a questa so-cietà delle ingenti somme di cui risulta ancora debitrice."

Con fax 2418 del 22 novembre 2008, codesta società ha chiesto alla ditta Catanzaro di "sapere quali sono i Comuni cui è consentito l'accesso in discarica dal 24 novembre."

Si apprende telefonicamente che con fax dello stesso giorno la ditta Catanzaro ha co-municato che sarebbe stato consentito l'accesso esclusivamente ai mezzi provenienti dai Comuni di Canicattì e Campobello di Licata.

Stamani codesta società non ha effettuato il servizio di raccolta in questo comune e, si presume, negli altri cinque comuni facenti parte dell'ambito non ammessi dal gestore della disca-rica.

Lo scrivente chiede di accertare se la chiusura della discarica e la interruzione del ser-vizio di conferimento siano comportamenti legittimi. Certo è che nel 2004, in altra vicenda ana-loga a parti esattamente invertite, il sig. Prefetto di Agrigento, con la nota che si trasmette in allegato unitamente alla nota del Comune di Campobello di Licata che aveva provocato il richiamo prefettizio, aveva avvertito quest'ultimo che la chiusura della discarica si sarebbe configurata come interruzione di pubblico servizio. Nel caso che ci occupa, la chiusura della discarica di Siculiana ai mezzi provenienti dall'ATO AG 3 è stata già operata nello scorso mese di giugno. In quella circostanza lo scrivente, per porre rimedio ai pericoli per l'igiene e la salute pubblica, aveva dovuto determinare con ordinanza, extra ordinem ed in assenza di parere di regolarità contabile, impegno contrattuale aggiuntivo con la società d'ambito per assumere a proprio carico i maggiori oneri per il conferimento dei rifiuti nella discarica di Siculiana e per sostituirsi nei pagamenti, in caso di impossibilità della società d'ambito. Appare evidente allo scrivente che il gestore della discarica ha il diritto di essere pagato e di utilizzare tutti gli strumenti che la legge fornisce ai creditori per il riconoscimento delle proprie pretese, ma non quello di inibire la fruizione di un servizio di così rilevante importanza per l'igiene pubblica.

Lo scrivente registra l'assoluta irregolarità della situazione sopra descritta e la insoste-nibilità della permanenza di questo Comune all'interno della società d'ambito, per i seguenti motivi:

1. E' inaccettabile l'inerzia degli Organi preposti di fronte al comportamento del ge-store della discarica di Siculiana, il quale può permettersi di comunicare la sospen-sione del servizio e scegliere autonomamente i comuni che possono conferire, smantellando di fatto la gestione associata del servizio alla quale i comuni sono vin-colati, senza che chi di dovere intervenga per scongiurare l'interruzione del pubbli-co servizio.
2. L'ambito dispone di propria discarica in Campobello di Licata, ma la stessa è da sei mesi inutilizzabile, perché devono essere rilasciate l'AIA e la VIA dal competente servizio dell'Assessorato regionale TT.AA. Il ritardo nel rilascio delle predette au-torizzazioni procura danno erariale e dissangua economicamente i Comuni facenti parte dell'ambito, eppure le autorizzazioni richieste non vengono ancora rilasciate. Lo scrivente, che ha già scritto al riguardo alla S.V., tornerà con nota a parte a sol-lecitare perché la S.V. accerti e riferisca a chi sia da attribuire la responsabilità per ritardi così gravi e per i danni subiti dai Comuni aderenti all'ambito.
3. Questo Comune si è impegnato a fondo per cambiare l'assetto gestionale della so-cietà d'ambito, ma ogni tentativo è stato vano per la posizione egoistica e particola-ristica dei singoli comuni, incapaci spesso di assumere tutte le responsabilità della gestione associata del servizio. Ora, dopo avere agito con grande responsabilità, do-po avere assunto tutti gli oneri di propria competenza deve registrare, non solo che la gestione associata del servizio e la dovuta perequazione all'interno dell'ambito non esistono più, ma, addirittura, che stamani il servizio di raccolta è stato svolto solo in due Comuni, uno dei quali, Campobello di Licata, persiste nella inammissi-bile ed incredibile posizione privilegiata di non pagare il costo mensile del servizio e, per di più, ha avviato una causa milionaria ai danni della società, l'altro, Canicat-tì, dopo avere sottratto il proprio contributo per riformare l'organizzazione interna della società, recentemente ha avviato anch'esso una causa milionaria per contesta-re, con richiesta di risarcimento, gli stessi disservizi patiti da tutti i Comuni dell'ambito. In sostanza non vale il senso di responsabilità di questa Amministra-zione comunale a fronte della dissoluzione di fatto delle ragioni minime del vincolo associativo.


Lo scrivente chiede:

1) All'A.R.R.A., al sig. Prefetto, al sig. Presidente della Provincia regionale di ordina-re al gestore della discarica di Siculiana la immediata ripresa dei conferimenti pro-venienti dall'Ato AG 3, fermo restando che questa amministrazione comunale, pur nelle generali difficoltà finanziarie, ha approntato i mezzi sufficienti per far fronte ai propri obblighi di pagamento.
2) All'ing. V. Sansone, responsabile del Servizio 2 - V.A.S. - V.I.A dell'A.R.T.A., di convocare immediatamente la Conferenza di servizi per il rilascio delle autorizza-zioni occorrenti per la immediata riapertura della discarica di Campobello di Licata.
3) Al sig. Procuratore della Repubblica di valutare se nella vicenda descritta si confi-gurino ipotesi di responsabilità penale, in particolare interruzione di pubblico servi-zio.

Informa che, per le ragioni esposte, nel marasma generale che arreca tanto danno all'Ente, dovendo assolvere al dovere primario di tutelare gli interessi dell'Ente medesimo e della comunità amministrata, ove non intervengano immediate correzioni nella problematica esposta proporrà al Consiglio comunale di uscire dall'ATO AG 3.

Il Sindaco
Rosario Gallo